Il Ristorante La Cantina propone gustosi piatti preparati utilizzando i prodotti tipici locali, per far assaggiare ai propri clienti i frutti del Trasimeno e per valorizzare l’eccellenze locali. L’Umbria e il Trasimeno vantano di famosi prodotti agroalimentari ed enogastronomici fortemente legati al luogo in cui vengono prodotti:
Coltivata dai Greci e dagli Etruschi, si è diffusa nel Trasimeno trovando qui terreno e clima ideali. La caratteristica principale di questo legume, è la piccola dimensione del seme che può essere di vari colori, l’elevata digeribilità (non contiene glutine), l’alto contenuto proteico e la velocità di preparazione (non necessità di ammollo).
Nel 2002 si è costituito il “Consorzio della Fagiolina del Trasimeno” allo scopo di tutelarne la produzione e garantirne la qualità. Dal 2000 la Fagiolina del Trasimeno, è presidio Slow Food.
Fin dall’antichità, il pesce è stata un’importante fonte di nutrimento per le popolazioni locali. La pesca è oggi praticata in modo tradizionale da pescatori professionisti, riuniti in piccole cooperative. Si pesca la carpa regina, l’anguilla, la tinca, il persico reale, il luccio ed il latterino. Al Ristorante La Cantina potrete assaggiare alcuni dei piatti più tipici della tradizione lacustre come la carpa regina in porchetta e i crostini con caviale del Trasimeno. Degni di menzione sono anche il “tegamaccio”, una zuppa di pesce cucinata in tegami di coccio, ed il “brustico”!
Una pianta magica che colpisce per la bellezza del contrasto cromatico tra il fiore violetto e gli stimmi di un rosso infuocato. Lo zafferano oggi è utilizzato soprattutto come ingrediente colorante e aromatico nella cucina di molti ristoranti del territorio.
E’ stato costituito un Consorzio per la tutela dello Zafferano che si propone di divulgarne, tutelarne e promuoverne la produzione ed il commercio, salvaguardandone la tipicità e le caratteristiche peculiari.
Il clima tendenzialmente mite e la peculiarità della flora lacustre favorisce un’importante produzione di miele, di diverse tipologie e alta qualità. Il miele millefiori è la produzione principale degli apicoltori del Trasimeno, ma sono abbastanza diffusi anche il miele di castagno, di acacia, di erica, di trifoglio, di sulla, di corbezzolo, di lupinella e di melata. E ancora pappa reale, propoli e idromele, un´antica bevanda che affonda le sue origini in epoche mitiche e lontane.
Un’altra produzione del Trasimeno, importante ma poco conosciuta, è quella dei vini di alta qualità. Il clima mite, l’inclinazione delle colline e la natura dei terreni, combinati all’esperienza dell’uomo, determinano un terroir . perfetto per la produzione di vini di qualità e spessore. Sulle colline che circondano il lago si coltivano sia vitigni internazionali come Merlot, Cabernet e Chardonnay, sia particolari uve autoctone come il Gamay del Trasimeno. La qualità di questi vini è confermata anche dalla presenza del “Consorio di Tutela Vini Colli del Trasimeno” e della “Strada del Vino Colli del Trasimeno“che coordina le attività e gli eventi di tutte le cantine associate.
Olio
L’olio è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’area del Trasimeno. I vasti e suggestivi oliveti collinari che caratterizzano il paesaggio, consentono di produrre un olio extra vergine di oliva di ottima qualità, certificato e garantito dal marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta). La varietà autoctona del Trasimeno è la “Dolce Agogia”, con un gusto delicato che ben si accompagna a ricette a base di pesce di lago; vengono coltivate anche altre varietà tipiche del centro Italia come Frantoio, Leccino e Moraiolo.
Da sempre la carne di maiale è stata uno dei prodotti più importanti della tradizione contadina italiana. Questo ha fatto sì che nei secoli si sviluppasse una fiorente attività di allevamento, produzione e conservazione della carne di maiale e al centro delle abitudini alimentari umbre ci sono senz’altro salumi e prodotti stagionati come il prosciutto, la salsiccia, il salame, la coppa ed il capocollo. Non meno importanti sono le carni bovine, tra cui quella di Chianina, e la selvaggina che trova la sua massima espressione di tipicità nel cinghiale.
